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10 Consigli per i MAESTRI di ballo: Così sfonderai!

Questo è forse l’articolo più prezioso di tutto il sito. Se sei un maestro di ballo o se lo stai diventando, ti elenco le mosse vincenti che ti faranno avere successo.
Sono frutto dell’esperienza accumulata personalmente negli anni in cui ho insegnato nella mia città, passando dal nulla ad essere una delle scuole di ballo con più studenti.

Attenzione: Questo articolo è indirizzato perlopiù a chi sta già tenendo dei corsi. Se vuoi diventare un maestro, partendo da zero, quest’altra mia guida farà per te: Come diventare un MAESTRO di Ballo Salsa.
 

10 SUGGERIMENTI PRINCIPALI
 

1. Appuntati le lezioni e fai i ripassi

Ricordati che i tuoi allievi devono costruire memoria muscolare, automatismi, e sapete bene che la maggior parte di loro, allena gli automatismi delle tue lezioni, soltanto durante le tue lezioni, quindi di base una volta alla settimana. La memoria muscolare ha bisogno di più tempo, è un tracciato che dev’essere solcato più volte per formare un sentiero, perciò:
Prendi nota di tutto ciò che fai durante le lezioni e non lasciare che nulla venga dimenticato, fai dei continui ripassi delle cose fatte le volte precedenti.
Attenzione, questo non vuol dire che devi avere un programma predefinito su cosa insegnare, è bene che tu abbia la libertà di improvvisare durante la lezione se vedi che è il momento giusto per tirare fuori un certo argomento, ma non lasciare mai che sia fine a se stesso, ripassa questa cosa nelle volte successive (salvo ciò che si rivela fallimentare ovviamente).

2. Invita altri ballerini

Tu e il tuo/tua partner di ballo siete in 2, ma magari gli allievi sono una ventina, non potete seguirli tutti. Perciò vi sarà utile avere qualcuno che faccia le vostre veci e che giri a dare consigli, rassicurazioni, correzioni:
Lascia partecipare gratuitamente alle lezioni amici o allievi dei corsi più avanzati, formali perché siano sempre propositivi, cordiali, alla mano, e lascia che girino per la sala ad aiutare singolarmente chi ne ha bisogno, anche che ballino con loro ovviamente. Il valore aggiunto è incommensurabile; e loro in questo modo consolideranno ciò che hanno già appreso.

3. Regola la tua comunicazione

Potrei scrivere un libro intero solo su questo, ma riassumerò le regole più importanti:

  • Elimina dal vocabolario le parole “hai sbagliato”, “è sbagliato”, “no”, “non è giusto”, “non si fa così”. Usa altro al suo posto che abbia un’accezione positiva o neutra, ad esempio: “prova a fare così”, “ora migliora quel passo”, “modifica il movimento”.
     
  • Quando correggi qualcuno prima di dire cosa correggere elogia ciò che ha fatto bene, anche se l’unica cosa che ha fatto bene è stata andare a tempo. E senza usare “ma” o “però” aggiungi quello che gli devi correggere. Esempio:
    “Vedo che tieni bene il tempo bravo. Ora prova a migliorare il tuo passo durante la vuelta. Prova a farlo così…”
    Se hai notato ho ottenuto di trasmettere lo stesso messaggio (correggi quell’obbrobrio!) senza smontare la persona, senza dire che ha sbagliato, senza nemmeno usare la parola correzione, senza usare “ma” dopo l’elogio perché lo annullerebbe.
     
  • Dai dei continui rafforzamenti positivi ed elogi: “Ottimo, avanti così”, “bravo, stai andando bene”, “sempre meglio!”.
     
  • Cura la comunicazione non verbale, in modo che contrasti lo stress e il nervosismo di chi si sta mettendo alla prova: sii sorridente, tranquillo, pacato, parla piano, agisci con calma. Se ti è necessario fatti una doccia calda prima.
     
  • Riferisci tutte queste cose ai tuoi collaboratori, incuriosiscili riguardo allo sperimentare gli effetti positivi di questo tipo di comunicazione.

Perché tutto ciò? Perché la persona che sta imparando nuovi schemi motori, in quel momento è già sotto forte stress; se ci aggiungi i fattori come: è stanco da tutta la giornata, non vuole sfigurare davanti al partner, si sente imbranato, è stato forzato a venire al corso… allora lo stress non può che aumentare esponenzialmente. E quando sei sotto stress non impari granché, soprattutto se si tratta di imparare a coordinare nuovi movimenti. Perciò come prima cosa allevia lo stress e la pressione, infondi sicurezza e autostima, soltanto dopo fai quello che da maestro di ballo devi fare. Vedrai la differenza sui risultati che ottieni…

4. Non pretendere subito la perfezione: chiudi un occhio

Ricordati che tu in primis, molto probabilmente, hai imparato gradualmente. Ti sei buttato, hai imparato le figure, ti sei divertito ad eseguirle, e poi pian pianino hai imparato il giusto assetto, hai corretto passi, movimenti e guide, è stato probabilmente un percorso di perfezionamento durato alcuni anni. Ed è la cosa più naturale.
Perciò non pretendere che i tuoi allievi siano perfetti in ogni dettaglio. Lascia che si gustino il ballo, che si divertano a fare le figure, a curare i movimenti, non essere perfezionista, a meno che non te lo chiedano loro.

5. Fatti amici i “nemici”

E finitela con questa rivalità tra scuole di ballo, non fa bene a nessuno! Limitatevi ad ignorare chi si dimostra ostile e cercate di stringere rapporti di amicizia e collaborazione con tutti gli altri. Collaborare con le altre scuole non farà altro che aumentare il valore del vostro prodotto; assieme a loro potrete ampliare l’entità dei vostri eventi sociali, i vostri ballerini si sentiranno parte di un mondo caraibico di divertimento e socialità. Ricordatevi che uno degli aspetti fondamentali e portanti del ballo sociale.. è proprio l’aspetto sociale; molti vostri iscritti sono iscritti più che altro per fare amicizie.
Non preoccupatevi se ogni tanto succede che qualcuno si sposti da una scuola all’altra, questo solitamente succede di continuo e in ambi i sensi; se succede a senso unico allora fatevi un esamino di coscienza: cos’è che l’altra scuola offre di meglio rispetto alla mia? Ovvio.. non scegliete di associarvi a scuole che sono molto diverse da voi; se voi fate i corsi in una cantina non associatevi al momento con la grande scuola della vostra città la cui sede ha 5 sale con specchi. Buon senso insomma…

6. Possibilmente non costituite un’associazione sportiva

Qualcuno vi consiglierà di farlo, perché si gode di un regime fiscale agevolato. Ebbene, se volete investire molto in questo mestiere e magari vivere di questo, evitate quanto potete di aprire la solita ASD, principalmente per un motivo: le associazioni non possono essere a scopo di lucro; perciò se il vostro non è volontariato e non siete dei magnate sfondati di soldi, non potete guadagnarvi da vivere usando una ASD perché al primo controllo può essere che vi facciano fuori.
Inoltre l’associazione sportiva risulta comunque giuridicamente un’associazione culturale, che prevede l’elezione democratica di un consiglio direttivo, con pieno potere ai soci aventi diritto di voto (tutti i maggiorenni), prevede continue assemblee soci e riunioni del consiglio direttivo, l’approvazione del bilancio, la cessione di ogni possessione in caso di scioglimento ad altri enti e associazioni. Se l’incarico sportivo esentasse vi fa gola state in guardia: se l’associazione è “vostra”, quindi fate parte del direttivo o magari siete presidenti, non solo è un conflitto di interessi, ma è pura evasione fiscale.
Aprite la partita IVA e fatturate direttamente ai vostri corsisti. Se la sala che affittate ve lo impone, e se proprio dovete, fatevi una copertura assicurativa privata. Solitamente comunque è un’inutile para.

7. Affittate sale a ore, non compratele e non prendetele in gestione

Evitate di comprare o di affittare in modo esclusivo intere sale, per svolgere i corsi, a meno che non ci sia un intero team di insegnanti di varie discipline con voi. Se devi solo svolgere i tuoi corsi di salsa, è assurdo pagare un posto per usarlo solo qualche ora la sera; poi ricordate che ci sono i 3 mesi estivi e il mesetto a cavallo di Natale, in cui le sale saranno quasi inutilizzate.
Ti ritroveresti a lavorare come un matto per riempirle di attività tue o altrui, solo per coprire le folli spese.
Lascia stare, gira in lungo e largo la tua città, trovi posti ben raggiungibili, abbastanza centrali e che non ti chiedano cifre folli. Se riesci a trattare per 15 €/ora vai liscio. Se sei agli inizi non preoccuparti se la sala non ha specchi. Devi pur iniziare; poi con il tempo cerca di fare il salto di qualità, per i corsi intermedi e avanzati gli specchi sono importanti.

8. “Cosa ha detto??” Usa il microfono!

Comprati un microfono radio ad archetto. Trovi cineserie validissime come QUESTA su amazon. Li indossi, li colleghi ad una qualsiasi cassa e vai liscio liscio: tu non ti sgoli e mantieni un tono tranquillo e rassicurante, la gente ti sente e non ci sono problemi se chiacchiera. Sì… perché ricorda che l’aspetto sociale è fondamentale. Lascia che la gente chiacchieri liberamente ai tuoi corsi. Se usi un microfono gli altri ti sentiranno comunque.

9. Organizza serate, ritrovi, eventi sociali

Anche solamente fai gruppo per andare assieme a ballare alle serate di salsa. Organizza se riesci eventi, ritrovi danzanti, collabora anche con altre scuole per questo. L’aspetto di aggregazione è fondamentale, fallo più che puoi, nel giro di poco tempo avrai i corsi pieni.

10. Continua sempre a formarti

La formazione è fondamentale; ed è importante che sia continua. Non aspettare di essere una star per cominciare ad insegnare, altrimenti non ci arriverai mai, ma una volta che sei dentro non mollare MAI la tua formazione personale.
Cerca di ricoprire ogni ambito:

  • Formazione come ballerino/a: tieni viva la stessa fiamma che ti ha fatto appassionare al ballo, continua ad imparare, fatti seguire dai maestri, da coloro che consideri dei punti di riferimento.
  • Formazione come insegnante: questo mestiere richiede molte skill, non ti basterà essere soltanto un ottimo ballerino, dovrai saper comunicare bene, essere una persona piacevole ed equilibrata, avere capacità gestionali, imparare prassi burocratiche, pianificare attività, designare spettacoli. Certo, con l’esperienza si impara sempre inevitabilmente, ma mettici l’intento e chiedi sempre consigli.
  • Formazione come imprenditore: la linfa vitale della tua scuola sarà l’afflusso costante di gente nuova ai corsi base, gente che fino a poco tempo prima probabilmente nemmeno sapeva nulla del mondo della salsa. Per riuscire ad attirare costantemente questa gente dovrai tenere vive le tue conoscenze sul marketing e cercare di migliorare costantemente perché il mercato stesso si evolve di continuo.

11. Bonus: Qualche dritta sul marketing

Punto bonus che esce un po’ dall’intento iniziale dell’articolo, ma che è fondamentale e vasto tanto che ci sarebbe da scrivere un intero libro a riguardo; mi limiterò alle dritte più importanti:

  • Pubblica un sito web: è importante che chi cerchi “corsi di salsa [SUA CITTA’]” trovi anche te fra i risultati di ricerca. Nel sito metti info su orari, contatti e corsi che hai in piedi. Non servono grandi cose complicate, bastano anche queste informazioni principali. Se non lo sai fare ti rimando alla persona che ha aiutato me a fare tutto ciò che vedi scritto qui: Luca Pilolli – Divento.it.
  • Tieni un profilo della scuola sui social. Anche qui non serve che diventi un malato di social, te prego… basta poco, la tua presenza su facebook ad esempio.
  • Eventualmente sponsorizza su facebook/instagram i tuoi corsi. Ormai lo fanno in tanti ma continua ancora a funzionare abbastanza. Pubblicizza i tuoi corsi con dei post e promuovi questi post a pagamento, così gente nuova ti conoscerà.
  • Nel tempo lavora sulla tua immagine, sul tuo brand. Presentati con un bel logo, un nome accattivante, magari qualche maglietta stampata ad hoc. Se non hai a chi rivolgerti ti consiglio sempre la stessa persona, che ha curato tutte le grafiche e il brand della mia scuola: Luca Pilolli.
  • Favorisci la semplicità, anche nelle tue tariffe. Ad esempio: corso base, durata 2 mesi, prezzo: TOT. Corsi intermedi e avanzati: fai pagare TOT a mese. Stop. Non complicare le cose semplici solo per cercare di spillare più soldi. L’onestà ripaga sempre.

 

10 SUGGERIMENTI SULLA DIDATTICA

Come hai notato finora ho parlato solo del contorno, non ho parlato troppo di cosa e come insegnare, di didattica insomma; perché la mia esperienza mi ha insegnato che è molto più importante questo contorno. Quando c’è ed è ottimale puoi fare qualsiasi cosa che va già bene.
Tuttavia se oltre al contorno anche il piatto principale è ottimizzato, allora inevitabilmente sfonderai come insegnante di ballo. Perciò eccoti le 10 dritte sulla didattica.

1. Più semplice possibile: Facile ma efficace

Ti prego, lascia stare figure e sequenze complicate. Sai benissimo che otterrai solo di vedere i tuoi studenti provare cose goffe in pista e non riuscirci. Insegna le figure basilari, semplici. Semplici ma efficaci e divertenti. Ma assicurati di non tralasciare qualcosa di basilare che alle ragazze può essere guidato in pista dagli altri ballerini.
Fagliele provare a velocità lente e veloci, fagliele già da subito mescolare liberamente.

2. Vai graduale e ripassa sempre

Introduci una nuova figura quando le precedenti sono state assimilate, quando possono già essere applicate sulla musica. E fai sì che continuino sempre a ripassarle.

3. Falli ballare, tanto, sulla musica

Almeno metà, ma anche 3/4, della tua lezione dev’essere costituita da pratica sulla musica. Falli ballare, perché per molti di loro sarà l’unica occasione durante la settimana per farlo e perché i nuovi schemi motori vengono acquisiti soltanto con la ripetizione. E’ importante, metti da parte il tuo ego e la tua voglia di spiegare; parla tu di meno e fai ballare loro di più.

4. Ricordati delle donne

Se ai tuoi corsi spieghi solo figure ti sei dimenticato delle donne. Le donne necessitano di imparare skill diverse; e soprattutto non devono memorizzare le figure.
Assicurati di avere sempre qualche amico ballerino, qualcuno dei corsi più avanzati magari, che venga a dare una mano e ballare con loro, che possa spingere le tue donne a livelli più alti, anche mettendo elementi aggiuntivi a quelli che stai trattando.
Durante la lezione dai sempre spazio a parti puramente femminili: impostazione, movenze, abbellimenti; spiega loro come seguire le guide, non come memorizzare le figure. Balla più che puoi con ognuna di loro (che tu sia maestro o maestra), quello è per loro il momento in cui imparano di più durante la lezione; quindi alza l’asticella e fai far loro cose più avanzate, insegna loro come seguire ogni guida, come andare a tempo, come muoversi.

5. Evita le sequenze

Ho scritto un articolo intero a riguardo: Smettila di studiare Sequenze! Fai questo piuttosto.
Evita le sequenze, insegna figure singole e piccole combinazioni con queste figure. Mentre fanno pratica con la musica invita i tuoi studenti ad inserire queste figure nuove in un contesto con le figure che conoscono già, in un ballo da pista vero e proprio insomma.

6. Ignora ciò che hai imparato durante la formazione

Se hai fatto una formazione per Maestri di ballo presso qualche federazione, non sognarti di insegnare le stesse cose, nello stesso modo ai tuoi studenti. Ricorda che ogni federazione ha la sua codifica, che serve a creare uno standard per poter svolgere le gare. In base a quegli standard i gareggianti vengono giudicati. Cosa c’entra tutto ciò con i tuoi allievi che devono prepararsi alla pista? Nulla. Ma magari quel pezzo di carta in cui si dice che sei Maestro ti serve (soprattutto se sei ingaggiato da una ASD).
Perciò valuta tu personalmente cosa la gente ha bisogno di imparare, partendo da ciò che per te sono le basi e aggiungendo man mano le cose più complicate, pur cercando di usare sempre le cose più semplici ma efficaci. Permettiti ad ogni edizione dei corsi di perfezionare il programma, trova la tua linea, vedi ciò che funziona di più, trova cose più semplici ancora, e per quanto riguarda le donna, vedi quali sono le skill più importanti che devono imparare (skill, non figure, loro non guidano!).

7. Musica lenta e musica veloce

Va benissimo la musica lenta, anzi fatti proprio un bell’archivio di musica con BPM molto lento. Periodicamente però cerca di cogliere 2 piccioni con una fava: preparali alla musica veloce da pista e fagli consolidare quanto appreso. Falli ballare su musica veloce! Non vorrai mica vederli spiazzati in pista dove la musica è mediamente molto più veloce rispetto ai corsi?
Come riprodurre la musica? Io usavo l’applicazione Music Folder player Full sullo smartphone. I file in ordine alfabetico nelle cartelle, nudi e crudi, meglio di così? E se all’inizio del nome del file ci metti il numero del suo BPM li avrai anche ordinati per velocità. Top!

8. Salsa portoricana o Salsa cubana?

Consiglio senza troppi giri di parole: Nei corsi base mescola volentieri i due stili, senza nemmeno porre la questione ai tuoi studenti.
Basatevi più che altro sulle figure di salsa cubana, più immediate ma divertenti all’inizio; non curate troppo la tecnica, lasciate ballare in pace sta povera gente che viene lì a divertirsi.
Dai corsi intermedi (dopo almeno 6 mesi di corsi base), cominciate a distinguere le due cose, fate corsi separati. E la sera che fate corso di cubana magari fate anche corso di bachata, spesso vanno a braccetto.
Se non siete del nord Italia e magari manco vi piace, valutate di lasciare perdere del tutto la salsa in linea (portoricana, ny style, la style).

9. Cambio partner

Soprattutto nei corsi base rispettate la volontà di chi viene in coppia di ballare sempre tra di loro. Per tutti gli altri, chiamate continuamente dei cambi coppia, cercando di far sì che solo le donne o solo gli uomini girino per la sala in un certo senso. In questo modo tra l’altro potrete fargli praticare bene la stessa cosa anche per una buona mezzora senza che si annoino. Una buona mezzora è ancora poco per fissare un nuovo movimento, ma è il massimo che potete fare, farà la differenza, vedrete i progressi.

10. Le coppie, dinamiche delicate.

Vorrei aggiungere: un occhio di riguardo a chi viene in coppia. Occhio tu e la tua/tuo partner a non creare gelosie e malumori. Per quanto possibile evitate di ballare troppo con uno di loro, separandoli. Si andrebbero a creare dinamiche di gelosia, invidia, risentimento, confronto, che non sono utili a nessuno. Fate del bene a voi e agli altri: tra moglie e marito non mettere il dito! 😉

 

Conclusioni

Ragazzi, ci sarebbe ancora tanto da dire, ma se scrivo articoli lunghi nessuno li legge. Se avete qualche domanda specifica o volete qualche consiglio scrivetemi qui sotto con un commento, vi risponderò in tempi brevissimi e anche gli altri potranno beneficiare di questo scambio.
Se avete qualche domanda troppo personali non fatevi problemi a scrivermi in privato tramite la pagina Contatti. Non insegno più per via di un incidente, perciò condivido volentieri la mia esperienza con chi ne può trarre utilità.

COME FACCIO A DIVENTARE MAESTRO DI BALLO?
Attenzione, se sei arrivato fino a qui e ti stai chiedendo “Tutto bello, ma da dove inizio? Io non sono maestro di ballo..” Allora ti rimando a quest’altra mia guida in cui ti indicherò step-by-step i passaggi per diventare un Maestro di ballo, partendo da zero: Come diventare un MAESTRO di Ballo Salsa.

Buon insegnamento maestri!
Maestro Andrea – Meta Caraibica

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