Capita fin troppo spesso di vedere in pista chi mescola salsa portoricana (in linea) e salsa cubana. Ma è davvero un male? Che problemi comporta? Vediamolo in questo articolo e capiamo come distinguere i due diversi stili.
Questo famoso detto la dice lunga, e può essere applicato anche nel nostro ambito. Diciamo che, al di là dei problemi tecnici a cui si può incorrere ma che vedremo più avanti, quindi premesso che si tenga il ballo a livelli non avanzati, la mescolanza dei due stili di per sé non è un male assoluto ma il ballo non avrà un suo carattere definito.
Solitamente si associano due caratteristiche distinte a questi due balli:
Quindi al di là dei tecnicismi, mescolare i due tipi di salsa darà al vostro ballo un carattere non definito.
Come anticipato, soprattutto se portata a livelli alti, la salsa mescolata linea-cubana può portare a dei problemi di natura tecnica.
Vediamone i principali:
Avrai dunque capito che è tanto meglio non mescolare i due stili. Ma allora cosa fare? Sceglierne uno e ballarlo?
Non proprio… se sei donna dovresti adattarti allo stile scelto dall’uomo, se sei uomo (o una coppia) dovresti scegliere lo stile di ballo in base alla musica.
Alle serate ci sono solitamente due tipi distinti di musica:
Se hai letto attentamente i paragrafi precedenti saprai già come associare i due tipi di musica ai due stili. Sennò ti do la soluzione:
Come distinguere questi due generi musicali? Vediamolo subito.
La timba è già un genere a sé e si balla indubbiamente con lo stile di salsa cubana. Ma spesso i DJ includono nella selezione delle sale adibite alla salsa cubana anche altri sottogeneri, vediamoli quindi tutti e vediamone un esempio per ognuno:
La timba, è un genere musicale nato negli anni ’80 come risposta cubana all’operazione sfrenata delle etichette discografiche (in primis la Fania Records) che ha puntato tutto sull’esportare la “cubanità” in america, prendendo artisti dell’america latina (perlopiù portoricani), prendendone i ritmi, associandoli a musicalità derivanti dal mambo e jazz americano (hanno fatto nascere la “salsa”, ed è stata più che altro un’operazione commerciale). I cubani, in risposta, 20 anni dopo, si sono imposti nel mercato sfornando una musica ugualmente energica e facile all’ascolto ma che fosse più vicina al loro mondo; quindi niente jazz, niente sofisticatezze, ma riff di melodie semplici e ripetitive (qualcuno dice che rappresentino la semplicità e ripetitività della loro vita). In più con un tocco di innovazione con l’introduzione di strumenti moderni occidentali, in primis la batteria.
Come fare a distinguerla? La clave sull’1.. l’energia.. gli accenti sul battere.. ma se volete essere meno tecnici cercate questo elemento che vi ho appena svelato: la presenza della batteria: cassa, rullante e tom. La batteria non è prevista nella salsa, perciò se la sentite si tratta di timba.
So che può sembrare strano, perché “salsa” può sembrare più che altro un termine generico, un contenitore comune, e infatti lo è per quanto riguarda il ballo, almeno in termini moderni (perché in precedenza erano tutti balli con nomi diversi). Non lo è per la musica, perché la “salsa” è stata letteralmente inventata, creata negli anni ’60 come operazione commerciale, condotta dalle etichette discografiche di New York.
La salsa era una mescolanza tra ritmi caraibici e musicalità americane. Era abbastanza minimale negli strumenti usati e non includeva la batteria. Delle congas, il timbal, talvolta le maracas, la campana, ecc. La sezione ritmica minimale, la sezione di fiati importante o comunque prevalente nell’insieme, un pianoforte molto articolato da cui ne risultano armonie jazz. Sotto il marchio “salsa” è stata propinato agli americani il mito della musica caraibica, un modo per fare un po’ di soldi facendo partire una moda.
Quindi per questo motivo con l’etichetta “salsa” tecnicamente si descrive il genere musicale nato con queste caratteristiche. Come per la timba però anche qui troviamo dei sottogeneri:
Saprete già che la salsa in linea ovviamente si balla restando su una immaginaria linea di ballo, mentre la cubana è in continua rotazione.
Detto ciò vediamo le principali caratteristiche e varianti dei due balli.
Deriva dal “casino cubano”, dal son, dal danzòn, dai balli popolari francesi… con contaminazioni di rumba africana. È una bella mescolanza di stili! Ma principalmente nasce dal Casino Cubano (a sua volta dal Son cubano) e dall’applicazione dei ritmi caraibici afro-americani ai balli popolari francesi di gruppo importati dai conquistadores. Esatto.. così è nata la Rueda de Casino. E dalla Rueda de Casino è nato poi il ballo di coppia che è la moderno salsa cubana. Mettiamoci poi l’evoluzione musicale dettata dalla timba e il moderno inserimento delle movenze di rumba africana e abbiamo l’attuale modo di ballare salsa cubana.
Ruotate molto quando ballate questo stile. Vi do anche un consiglio: sono perfettamente consapevole che i vari nodi con le braccia inizialmente attraggano molto, ma prediligete figure semplici in cui riuscite ad applicare questa continua rotazione. Se volete avere una base solida studiate il ballo originario, il casino cubano. Come? Seguite il mio tutorial gratuito che parte dalle basi della salsa cubana e poi lavora di fino per aumentare rotazione ed entrare nelle dinamiche del meraviglioso Casino Cubano: Figure di Salsa Cubana – Tutorial gratuito | Meta Caraibica.
Vediamo alcuni esempi di salsa cubana ballata:
Parte tutto da un botta e risposta tra Portorico e New York (la comunità portoricana a New York e i ballerini e musicisti newyorkesi impegnati nel fenomeno “salsa”). Sapete, c’è chi ha già scritto informazioni molto dettagliate e che a quanto pare è più informato di me e potete trovarle su questo sito, a questo pagina: SALSA in Portorico – Salsadiferente Salsadiferente.
Quindi tralasciando le origini, che potete approfondire al link che vi ho appena lasciato, passiamo alle caratteristiche tecniche del ballo:
si balla rispettando una linea immaginaria di ballo; questo permette di sviluppare molte figure “in progressione” ovvero durante un movimento di spostamento; questo permette figurazioni anche molto diverse dalla gemella cubana, dinamiche ad elastico tra i due partner e rotazioni su se stessa (ma in camminata) della dama, dinamica tipica del Mambo.
Purtroppo non ho mai creato una pagina tutorial specifico per la salsa portoricana, ma a sprazzi potete trovare vari spunti per le figurazioni in questa playlist fatta da video tratti dalle mie lezioni: Tutorial Salsa Portoricana – YouTube.
Abbiamo visto quanto sia importante rispettare lo stile di ballo dettato dalla musica o dalla sala dedicata. Ma per quanto riguarda i principianti?
Questa è la grande eccezione. E non è un peccato capitale! Non pensate nemmeno sia un modo sbagliato per iniziare. È soggettivo, ma vi dico il mio parere: iniziare mescolando un po’ di figurazioni facili prese dai vari stili, senza per forza mantenere una linea o una rotazione continua, è la cosa più semplice ed immediata; dà soddisfazione, diverte, stimola ad andare avanti e approfondire.
Una volta approfondito il ballo, una volta innamorati di tutto il mondo della salsa, una volta prese le prime soddisfazioni, ecco che si può cominciare a separare le cose e distinguere i due stili, studiandoli entrambi in modo a sé stante, con le loro caratteristiche principali, oppure specializzandosi nello stile che si preferisce.
Quindi principianti… mescolate tutto senza problemi, l’importante è che vi divertiate e che non mettiate a disagio il vostro partner di ballo; a tal proposito, se il partner non è una persona che conoscete, avvisatelo/a da subito del fatto che siete principianti e non trattenete il partner per più di un brano.
Per i non principianti questo è un elemento che inevitabilmente forgia la vostra reputazione, negativa o positiva, nell’ambiente, tra gli altri ballerini. Sebbene ad alcuni sia indifferente cosa ballare sopra quale musica, o magari certi non riconoscano bene la differenza tra i generi musicali, a molti ballerini/e provoca molto disagio ballare uno stile non adatto alla musica o vedersi mescolare stili diversi durante lo stesso ballo. È un disagio non per questione di principio ma per questioni meramente tecniche; ogni stile ha le sue peculiarità, movimenti da adottare, dinamiche e direzioni da seguire, modi di guidare ed interpretare le guide. Se si mescolano gli stili non si sa più quali tecniche utilizzare.
Perciò consiglio dal cuore: non mescolate! Altrimenti la vostra reputazione ne risente e create malumori in pista.
E con questo consiglio finale termino questo trattato sui due stili, sperando di avervi trasmesso tutto ciò che si può trasmettere a parole, dietro uno schermo, piuttosto che con i passi in pista. Già.. è molto limitato farlo così, ma son sicuro di essere riuscito a darvi qualche input prezioso, che poi potrete approfondire nel mondo reale, chiedendo un parere agli esperti.
Buone salse ben distinte, e alla prossima! 🙂
Maestro Andrea – Meta Caraibica
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